giovedì 19 febbraio 2015

Wedding cake/ Torta matrimonio/Sugar flowers

Ed ecco il post che vi avevo promesso, ho realizzato l' altra mia idea e stavolta, devo dire, ne sono davvero soddisfatta.
Amo i fiori e riprodurli in zucchero è un' immenso piacere che si completa al momento della loro disposizione sulla torta. Sì, perché è importante anche questo, il modo gentile e aggraziato in cui vengono posizionati, e ad ogni fiore adagiato si sta ad osservare e togliere e rimettere e provare e riprovare la posizione, il colore, il tipo di fiore...
Penso che ogni movimento dedicato alla realizzazione e composizione della torta sia un gesto d' amore, e come tale viene recepito da chi alla fine riceve o anche solo osserva la creazione finita: è questo, secondo me, che fa la differenza!!!
Voi non credete?












lunedì 16 febbraio 2015

Torta laurea/ Graduation cake

Avevo da tempo delle idee da realizzare e l'occasione si è verificata quando Milena mi ha chiamata.
Milena era rimasta molto soddisfatta della torta per il battesimo del suo nipotino Edoardo

http://rosedalba.blogspot.it/2014/09/il-battesimo-di-edoardo-cake-rocking.html

e così ha pensato a me per un paio di idee da realizzare ed esporre nel suo nuovo negozio di bomboniere:
https://www.facebook.com/momentiin?fref=ts

La mia prima idea l' ho pensata per una laurea elegante e discreta, ma facilmente adattabile ad altri eventi speciali.
A presto il post che vi mostrerà l' altra mia idea, la mia preferita!!!
Intanto ecco le foto, spero vi piacciano...







sabato 14 febbraio 2015

San Valentino

Piccole donne crescono e così il Valentine's day coinvolge anche la mia famiglia...
In realtà proprio in questo periodo, Arianna è stata beccata dall' influenza, così come quasi tutti noi e, oltre ad aver perso giorni di scuola (grrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr), non ha potuto dedicarsi alla ricerca di un pensierino per l'occasione.
Ma come si dice "necessità fa virtù" e ha avuto l' idea di preparare dei romantici biscotti...
Trascinata dall' entusiasmo, Arianna si è rimboccata le maniche (di pigiama) e, sotto la mia supervisione, tra impasti, mattarelli e formine varie, ha preparato soddisfatta il suo regalo.
Naturalmente anche Alice ha reclamato i suoi biscotti preferiti e si è messa al lavoro divertendosi un mondo a ritagliare le varie formine. Era così carina con la farina sul naso!!!!
Alla fine, avremo biscotti per una settimana...







martedì 10 febbraio 2015

La festa di Sant’ Agata nella mia Catania: il gusto della fede e della tradizione.

Questo è un mio vecchio articolo pubblicato in un giornale on line, ho pensato fosse carino condividerlo con voi in questi giorni di festa.


Questi  giorni, per me, come per tutti i miei concittadini, sono giorni di fermento, di gioia, di fede, di tradizioni : è in corso la festa di Sant’ Agata, la patrona della mia bella Catania!
Pochi sanno che, insieme con il Patrimonio dell'Umanità delle città tardo barocche del Val di Noto (Sicilia sud orientale) conferito dall'UNESCO nel 2002, la Festa di Sant'Agata risulta come Bene Etno Antropologico della Città di Catania nel mondo.
Ogni anno, in questo periodo,  giungono a Catania,  circa un milione di persone fra devoti, pellegrini, turisti e curiosi provenienti da tutto il mondo.
E’ difficile riuscire a trasmettere a chi non l’ ha mai vissuta, l’ aria che si respira: un misto di profumi d’ infanzia,  di odori  e ricordi, di commovente misticità, di un vissuto dai valori semplici e veri…
Per le strade della città, si incontrano i fedeli, di tutte le età, vestiti con il tradizionale “sacco”: un saio bianco (indice di purezza), completo di “scuzzetta” cioè un copricapo nero (che rappresenta il capo cosparso di cenere in segno di sottomissione e umiltà), il cordone bianco (che rappresenta la castità) che cinge la vita e che trattiene il fazzoletto bianco ( l’ esultanza) a vista e completano in tutto i guanti bianchi (in segno di rispetto).
Moltissimi i fedeli che adempiono al loro voto alla Santa: c’è chi cammina scalzo, chi porta sulla spalla ceri che raggiungono pesi incredibili.
La città si veste a festa, donando alla gente un effetto suggestivo: in tutte le strade principali del centro storico di Catania vengono approntate delle illuminazioni artistiche, mentre alla sommità di via Di Sangiuliano, dove avviene la tanto attesa (e pericolosa) salita con la Santa ( “ a ‘cchianata i San Giulianu”), viene realizzato un grande mosaico di luci colorate, largo quanto tutta la strada, che raffigura scene di vita di Sant’ Agata, quasi un affresco sul cielo.
E’ un ambìto supplizio passare davanti alle pasticcerie: non ci si può non soffermare e farsi coinvolgere dalle forme, dai colori, dai profumi che già nella mente esplodono in sapori dalle molteplici meravigliose sfumature di gusto. Le  pasticcerie, già fornitissime dalla consueta varietà di dolci siciliani, aggiungono alle vetrine i dolci caratteristici di Sant’ Agata: le Olivette, il cui significato  ci narra di quando Agata, durante la fuga dagli uomini di Quinziano, si fermò per allacciarsi un calzare, e in quel punto nacque un albero di ulivo che le diede riparo e sostentamento; e le “ Minnuzze” della Santuzza bedda,  delle mini cassate siciliane che fanno riferimento al martirio della piccola Agata; infatti le “minne” sono i seni, che le furono strappati perchè lei non voleva abiurare la sua fede.
Sapete, un bellissimo ricordo di quando ero bambina erano i bomboloni, delle buonissime caramellone di zucchero colorate di colori pastello, aromatizzate alla fragola, anice (il mio preferito) o vaniglia, e incartate in una carta colorata: ogni anno le “gridava” il venditore che le esponeva su un vassoio di legno grezzo appeso al collo con una fettuccia e poggiato sull’ addome. Nei miei ricordi, le associo al pulcinella col fischietto, che veniva venduto per strada, da un signore napoletano: anche io e mio fratello ne abbiamo avuto uno, un giochino povero, semplice ma che ci ha fatto felici…
Ad ogni angolo di strada si trovano bancarelle piene di “calia”: ceci tostati; “simenza”: semi di zucca essiccati; “calacausi”: arachidi con la buccia tostate; “pastiddi” : castagne secche; carrubbe e poi ancora noccioline e mandorle tostate,  non può mancare ovviamente il tradizionale torrone e le mele caramellate, profumi che si mischiano all’ atmosfera di fede e di festa rendendo il tutto indimenticabile…
La festa di Sant’ Agata è il 05/02 ma i festeggiamenti cominciano prima, impossibile descriverli tutti, non basterebbero 20 pagine; tra riti puramente religiosi e pagani, riassumo brevemente.
Già dal 30/31 gennaio, cominciano ad uscire le Candelore che girano e “ballano” per le strade, per i quartieri della città, portate a spalla dai devoti e accompagnate da bande musicali e spesso da fuochi di artificio; i negozianti le richiedono per soffermarsi davanti ai propri negozi ed allietare la gente nei dintorni.
Il 03/02 comincia la vera e propria festa, la mattina dal comune di Catania che si trova in piazza Duomo, proprio di fronte alla cattedrale dove Sant’ Agata “dorme” dall’ anno precedente, esce la Carrozza del Senato con il Sindaco ed altri componenti comunali: una antica carrozza trainata da 4 bianchi cavalli e guidata e accompagnata da paggi in livrea dell’ 800 che attraversa la via Etnea,  la strada centrale della città.
La sera (a sira ‘o tri), tutti in piazza Duomo ad ascoltare musiche e canti lirici dal vivo, sulle note dei quali si muove lo splendido spettacolo pirotecnico: si vuole svegliare la Santa per la sua prima uscita dell’ indomani, più i fuochi sono belli, più la festa riuscirà bene, più Agata sarà contenta…
Agata uscirà nei due giorni successivi e farà il giro della città, dentro due cordoni che le aprono la strada tra una folla brulicante di fedeli che alternano momenti di silenzio e preghiera, a esaltazioni: “Semu tutti devoti tutti, cittadini, viva sant’ Aita!” Bellissimo vedere il rispettoso movimento del fazzoletto in gesto di saluto verso la Santa e commovente il canto delle Suore di Clausura che escono una volta l’ anno, solo per adorare la Santa quando passa davanti al Convento, prima di finire il suo giro per ritornare a riposarsi  fino al prossimo anno.
Vi invito a provare queste forti emozioni, non è necessario essere cittadini di Catania per sentirle vostre, Agata vi farà sentire a casa …
Ah, dimenticavo… qualche anno fa, era stato introdotto un “sacco” di colore verde per le donne,  come la tunica che avrebbe indossato la Santa durante il martirio (oggi si è preferito ritornare al passato);  è lo spunto per cui, voglio anche raccontarvi, molto umilmente, che nel febbraio del 2011,  il mese dopo aver iniziato la mia avventura di Cake che Designer, mi fu richiesta una torta raffigurante la festa di Sant’ Agata, una torta la cui foto ha fatto il giro d’ Italia, rallegrando i nostalgici catanesi che purtroppo avevano dovuto lasciare la città: sono orgogliosa di questo, vi mostro la foto ma siate indulgenti, era la mia seconda torta…