lunedì 21 ottobre 2013

Un' esperienza da dimenticare...

Questo post è, più che altro, uno sfogo, una testimonianza delle cose assurde che succedono in questo "dolce mondo". Nel contempo vedrete le foto di uno dei lavori che non avevo ancora pubblicato per esigenze concorsuali.
Scusate se mi dilungherò ma scrivo di getto, spinta dall' indignazione e dalla rabbia per l' ingiustizia e l' omertà che ci circondano.
Casualmente ero venuta a sapere di un concorso che si sarebbe svolto presso un noto outlet di Roma e, svogliatamente ne ho letto il regolamento, piacevolmente impressionata dalla minuziosità e serietà del contenuto, l' ho riletto più attentamente e ho esclamato: ecco finalmente un regolamento serio!!!!
Durante il periodo iniziale della mia gavetta ho partecipato a 2 o 3 contest, traendone anche delle belle soddisfazioni, ma ormai da anni non partecipo più ai vari contest cui vengo invitata per diversi motivi: non ho voglia, non mi interessano, non ho tempo ecc. ecc....
Ecco, questo regolamento si allontanava notevolmente dai suddetti ecc. ecc.
Ho parlato con qualcuno di queste mie piacevoli considerazioni in merito e tutti mi hanno letteralmente "spinta" a partecipare, ma la mia riluttanza nei confronti delle partecipazioni ai contest non mi ha permesso di lavorare serenamente: non avevo voglia, era inutile, ho lavorato a singhiozzo e fino all' ultimo non volevo più spedire la mia creazione, mai lavorato così giuro!
In verità ero soddisfatta dell' idea, di ciò che stavo esprimendo e soprattutto di come lo stavo esprimendo, ma le rifiniture.....no no no le rifiniture, un disastro!!!! Ormai però dovevo spedirla, dopo tanto tempo e spese, ma ero cosciente che non poteva essere neanche considerata dalla giuria, cosa che ripetevo a tutti continuamente...
Il regolamento richiedeva un tema da seguire, pena esclusione dal concorso: Il Denim e la sua evoluzione nel tempo e nella società, dalle sue origini ai nostri giorni.
E' stato complicato infatti riuscire a non uscire fuori tema, applicando la mia creatività!!! Per essere ancora più precisa, ho anche redatto un documento che spiegava la mia interpretazione di ogni piano della torta inserito in una cornice a giorno che ha corredato la torta stessa.
Abbiamo fatto costruire una scatola di legno, con apertura ad una anta lungo tutta l' altezza della torta, internamente impalcature in polistirolo bloccavano dolcemente la torta, le sue decorazioni, e la cornice, mentre all' esterno 1000 avvertimenti tra fragilissimo, alto, non capovolgere, non sovvrapporre ecc. ecc.
Dopo ulteriori raccomandazioni al corriere, parte la spedizione.
Arriva l' indomani a destinazione, immaginate il mio respiro di sollievo quando mi arriva la mail della responsabile dell' accoglimento delle torte a concorso: "Signora, la rassicuriamo che la torta è arrivata a destinazione ed è perfettamente integra"; in effetti, aprendo l' anta della scatola, si vedeva perfettamente la torta per intero.
L' outlet pubblica le foto delle creazioni arrivate ed ecco la prima incongruenza:  foto con una maggioranza di torte bellissime ma che riducevano il tema nel solo Denim. Non riuscivo a capire perchè, da regolamento dovevano essere escluse!!! Ma mi sono detta, "mah forse le escluderanno in sede di selezione i giudici..." e nel frattempo mi sono fatta una preferenza di una giusta vincitrice, esprimendola ad amici e parenti.

Se non che, dopo circa 10 gg,, una mia cara amica di Roma, va a vedere le torte in concorso esposte nelle varie vetrine dei negozi dell' outlet e mi chiama con molta perplessità: "Rosalba, ma la tua torta, non sembra neanche una tua creazione, sono un pò delusa, mi sembra scarna..."
Ovviamente io, sapendo di non essermi impegnata adeguatamente, concordavo con lei, addossandomi la responsabilità dell' effetto che le aveva fatto la torta. La nostra conversazione continua e, parlando parlando mi dice stranita, "ma guarda che questo pezzo non c'era, e mi sembra di averlo visto in un' altra vetrina!!!!"
Mancava tutto un pezzo, il topper di jeans con la venere, la ragazza hippy con le mani e un braccio rotti, una mano re-incollata al contrario...
Allarmata, invio una mail alla responsabile chiedendo spiegazioni, questa la mail di risposta: "si, non ci eravamo accorti che la venere era spezzata..." e nessun altro riferimento.
Così ovviamente ho inviato una mail di risposta spiegando che era impossibile che si fosse spezzata, perchè la venere aveva dei sostegni in legno internamente e impalcature tali da rendere impossibile lo spezzarsi, e se anche assurdamente fosse successo, in base all' imballo con la quale era stata spedita, si sarebbe visto immediatamente appena aperta l' anta; inoltre avrei voluto spiegazioni anche sui jeans mancanti...
La responsabile si è guardata bene dal darmi risposta: tutto taceva.
Devo dire che mi ero comunque rassegnata, anche perchè ribadisco, non avevo mai sperato di vincere, così ho lasciato correre.
Questa "pace dei sensi" però è durata poco, la mia amica di Roma, decide di ritornare con la sua collega all' outlet per una passeggiata,  proprio il pomeriggio prima della proclamazione del vincitore, e mi chiama:
"Rosalba, sono ricomparsi i jeans sulla torta, ma mancano oltre la Venere, anche tutti i fiori" e mi invia la foto che le ha scattato.
A questo punto, non volendo passare per stupida, e visto che non avevo ricevuto ancora risposta, ho inviato una nuova mail chiedendo spiegazioni, è inutile dire che anche qui nessuna risposta.
Cominciavo ad innervosirmi sul serio, la beffa oltre al danno no, non l' avrei accettata!!!
Tuttavia, avevo altro da fare, la domenica si è sempre impegnati con la famiglia...
Il lunedì, appena è stato possibile, ho acceso il pc  e ho visto il podio: assurdo, incredibile!!!!
Avevo già premesso che erano tutte torte bellissime, naturalmente anche quelle vincitrici ma, il regolamento???
Eppure è scritto nero su bianco e in lingua italiana!!!!

http://www.mcarthurglen.com/it/castel-romano-designer-outlet/it/concorso-a-premio/

Arrabbiatissima per l' ingiustizia, ho scritto sulla pagina fb dell' outlet, ricevendo solo risposte da segreteria telefonica, inutili e senza attinenza.
Mi hanno contattata altre partecipanti in privato per raccontarmi la loro disavventura in questo concorso e dandomi ragione, gli amici in privato mi hanno dato man forte.

Ho voluto ergermi a paladina dei partecipanti meritevoli e rispettosi del regolamento: ho sbagliato!!!
Devo riuscire ad imparare il detto "ognuno per se"... infatti ho detto e ribadito più volte che onestamente non reputavo il mio lavoro meritevole!
Altra storia è l' assurda distruzione della mia e di altre torte...
Con questo chiudo definitivamente l' argomento, fatevi le vostre idee...
Ecco la mia creazione, con tutti i difetti e qualche piccolissimo pregio, mentre a seguire la foto dello scempio...




THE CAKE ART OF DENIM
descrizione

1853    Levi Strauss importa il denim  in California, era il periodo della “febbre dell’ oro”, i cercatori d’ oro furono i primi ad utilizzarlo come resistente capo da lavoro.
1932   il denim sempre più utilizzato da molteplici classi operaie, testimoniato dal  famoso scatto del fotografo Charles C. Ebbet:  “Lunch atop a Skyscraper”.  Undici muratori su una trave durante la costruzione del GE Building del Rockefeller Center, sopra New York city.
1950   il denim inizia la sua trasformazione a capo icona della moda, indossato da attori famosi , come James Deen in “Gioventù bruciata” dove, sullo sfondo di vita di quartiere,  l’ attore indossava gli indimenticabili jeans, maglietta bianca e giacca rossa: abbigliamento che verrà emulato negli anni a venire dalle mode giovanili.
1960   il denim diventa simbolo di contestazione, indossato dai figli dei fiori, un movimento giovanile che si ribellava ai valori della classe media e che influenzò, oltre la moda, anche la musica. Peace and love, il loro modo di vivere.
2000   il denim diventa protagonista glamour , sofisticato e sexy , nelle varie collezioni couture, come capo estremamente           versatile e mai scontato e banale.

2013   voglio interpretare così una ulteriore nuova “rinascita” del denim, come capo di espressione d’ arte, in una semplice mini indossata da una delle più belle opere d’ arte del Rinascimento appunto: “La Nascita di Venere” del Botticelli.


TECNICHE USATE:
Pittura e bassorilievo
modelling
fiori




ed ecco la foto dello scempio:




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